Con l’occasione di una svendita mi è passato sotto agli occhi in bellissimo RIO 180 della nota ditta JUWEL. In realtà mio suocero me ne chiedeva uno da tempo per casa sua ed io ne ho approfittato per iniziare una nuova avventura.
L’acquario
Serie RIO 180 posso ben dire che è una bellissima vasca con vetri non sottodimensionati e di buona fattura, modello in color noce e con mobile in tinta. Riguardo al mobile sinceramente, avrei preferito che le dimensioni dei pannelli laterali fossero stati di uguali dimensioni dell’acquario, ma diciamo che l’estetica è comunque molto buona. Tra gli accessori dell’acquario è compreso anche un CD-ROM dove è spiegato tutto l’iter da seguire per un corretto setting.
L’illuminazione fornita si compone di due lampade T5 da 24 W ciascuna di cui una daylight ed una fitostimolante; le lampade non sono provviste dei riflettori e sono montate su un supporto centrale a scorrimento e composto di due sportelli avanti e dietro, comodi da smontare per la manutenzione dell’acquario e del filtro.
Il filtro
Il sistema filtrante è composto di ben noti box interni ad angolo, costituiti per lo più da spugne in comodi supporti in plastica che permettono un facile inserimento ed una facile rimozione per la manutenzione. Conoscevo bene il “mito” di questi filtri considerati sottodimensionati, ma ho voluto testarli ugualmente per capire bene quale fosse il reale problema.
Di questo però parlerò in un successivo articolo dedicato…
In ogni caso dopo circa tre mesi, dall’avvio dell’acquario, ho optato per un filtro esterno L’ASKOLL PRATIKO che funziona tuttora molto bene.
Il Fondo
Per il fondo non ho voluto ripetere l’errore del mio primo acquario (5 anni fa ero un totale inesperto!!!) anche sé qualche errore a causa del voler sempre sperimentare, l’ho commesso ma nonostante tutto, l’acquario gira alla grande
La composizione del fondo è così composta: uno strato di 3cm di sabbia grossa da 5-6 mm sullo strato inferiore con grani di torba e carbone attivo della SERA, floredepot della JBL al centro e 8 cm di ghiaietto di color beige come strato superiore (quest’ultimo è molto soffice).
L’unico inconveniente è stato lo strato fertilizzato che “spolverava tantissimo con l’aiuto di un ancistrus che scavava alla grande.
Per il resto, le piante crescono molto bene con una ridottissima crescita di alghe.
I Pesci
2 Scalari, 5 Corydoras paleatus, 1 neoloricaria parva, 2 Cleirionichla morii, 10 Gymnocorymbus ternetzi, var. albina, 5 neon neri Hyphessobrycon herbertaxelodi, 3 ciclidi che non riesco a rintracciare il nome (scusatemi), 3 otocinclus sp. Trovati dalle mie parti per puro caso e 3 girynocheilus sp. Unica alternativa per preservare le piante dalle alghe.
Le Piante
Cryptocorine, Hygrophyla polisperma, Hydrocotile sp, echinodorus sp, Egeria densa e lemna.
I parametri chmico-fisici
Nitrati 20 mg/L
Nitriti assenti
Fosfati 0.2 mg/Lcome HPO4—
Conduttività elettrica 25°C 611 microS
dGH 11°d
dKH 5°d
pH 6.82 ± 0.15
Temperatura 27°C anche d’estate
La Fertilizzazione
Uso poco fertilizzante, visto il fondo già ricco di microelementi, aggiungo solo 1ml ogni 3 giorni di Fertilizzante a base di ferro della COMPO
Nelle foto:
Una piccola panoramica dei pesci e dell’acquario; la torbidità è dovuta alla corposa manutenzione effettuata prima di fare le foto.