Tra gli impegni acquaristici di questo mese (vedi precedenti post) un grosso impegno dell’ultimo momento è stato il trasloco del RIO180.
Spostare un acquario non è di per sé un’impresa eccezionale, tranne che per piccoli dettagli come l’allestire una vasca già avviata per trasferire i pesci, le odimensioni dei pesci stessi, il tempo a disposizione che non basta mai, eventuali modifiche da attuare per evitare i precedenti problemi di torbidità.
Bé! Se avete letto questo blog conoscerete benissimo la mia dotazione di vasche e vaschette dunque non ho avuto nessun problema a trasferire i pesciotti in un 120 litri appositamente preparato per loro se non per il fatto di comprare un retino più grande date le dimensioni raggiunte dagli Heros e dai Geophagus.
l’acquario da 120L con pesci e piante appena trasferite insieme ad un pò d’acqua
Geophagus appena catturato per il trasferimento nella nuova vasca, da notare la variazione di colore sotto stress
Il Problema vero e proprio è stato solo il lavaggio del fondo costituito da quel maledetto fondo fertilizzato della JBL (che grazie al cielo non produce più!), nonostante i 13 cm di spessore di fondo bastava un niente a intorbidire l’intera vasca per giorni che talvolta neanche un apposito filtro meccanico a cassetta riusciva a rimuovere.
foto della fanghiglia torbida che si creava ogni qualvolta un piccolo pesce toccava il fondale
Ebbene! Svuotata la vasca ho provveduto a lavare bene la sabbia (ci sono voluti più di 5 lavaggi ogni ogni litro di materiale!).
Dunque! Smontaggio, meticolosa pulizia del fondo e della vasca,trasloco, riavvio dell’acquario e… restyling
Ho ridotto la quantità di piante ed ho aggiunto rocce e tronchi.
E questo è l’allestimento prima del trasloco
Domanda:
Notato niente di strano?
No! Osservate bene
Risposta:
Mancano i P. Scalare ma questa è un’altra storia che vi racconterò nel prossimo articolo…
Dimenticavo, Nessun pesce morto ovviamente!