Acquariofilia all’aperto: le piante
Siamo dunque giunti alla penultima puntata dedicata alla costruzione del laghetto e questo post parlerà di piante, la vera essenza estetica e vitale del laghetto ed importante supporto tra il mondo sommerso e quello emerso.
Non mi dilungherò in quetso articolo se non per farvi conoscere la mia esperienza con il substrato utilizzato e le piante che per ora posseggo:
- – Nymphaea sp.
- – Nymphaea sp. var. rossa
- – Papiro comune Cyperus sp.
- – Typha sp.
- – Salvinia natans
- – Iris pseudacorus
- – Pistia stratiotes
Tutte piante abbastanza comuni nei laghetti, semplici da gestire e che sono state sistemate nella vasca meno profonda del laghetto in dei comuni vasi per fiori riempiti di lapillo lavico, quello utilizzato per la pacciamatura in giardino.
Per utilizzare questo materiale bisogna lavarlo bene e più volte finché l’acqua di lavaggio non diventa completamente limpida altrimenti l’acqua del laghetto si può sporcare.
Le dimensioni del lapillo utilizzato sono di 10 -15 mm circa ma consiglio quello di dimensioni più piccole 4-8mm perché oltre ad aumentare il peso dei vasi rendendoli più stabili in caso di vento eccessivo, un lapillo di piccole dimensioni permette anche alle piante di radicarsi meglio. Le dimensioni più grandi del lapillo danno però anche un considerevole vantaggio, non favoriscono zone anossiche, nel caso qualche pianta e le relative radici muoiano. Il lapillo ha anche la proprietà di rilasciare nel tempo degli oligoelementi necessari alla buona crescita delle stesse. Una pecca di questo materiale potrebbe essere invece l’alto contenuto di alluminio che potrebbe essere rilasciato nel tempo. C’è comunque da dire che in genere non succede perché la cessione del metallo è comunque “bloccata” e/o regolata dal rilascio di ferro (altro abbondante elemento che compone questo materiale).
La composizione dei lapilli lavici sono all’incirca: 50% Silicio (Silice inerte), 20% Alluminio, 10% Potassio, 6% Ferro, 14% altri oligoelementi quali: Cobalto, Rame. Zinco, ecc. Questo vuol dire che non occorre l’utilizzo fertilizzanti supplementari evitando il rischio di proliferazione algale.
Le piante:
Nymphaea sp.
Nymphaea sp. var. rossa
Papiro comune Cyperus sp.
Alcuni germogli di Typha sp.
Salvinia natans
Iris pseudacorus
Delle piccole Pistia stratiotes
E una pianta Salentina non ancora identificata che vive emersa in un piccolo stagno dalle mie parti
Ed ecco alcuni germogli di Tipha che è stata da me recuperata in un’area lacustre e introdotta nel laghetto
Per finire, ecco come sono state sistemate le piante nei vasi