Capita spesso, anche agli acquariofili più esperti, di incorrere in una batteriosi dei pesci. Col termine batteriosi, dal punto di vista puramente acquaristico, si può intendere una malattia ad opera di batteri petogeni, provaocata da uno scompenso nell’equilibrio biologico dell’acquario. Ciò vuol dire che in determinate circostanze in un acquario qualsiasi si può sempre sviluppare una tale situazione.
Cosa succede?
La trascuratezza nei cambi (in primis), una situazione si squilibrio chimico, un pesce che è in condizioni non ottimali o un semplice sbalzo di temperatura provocato anche dal semplice cambio di stagione può rompere l’equilibrio biologico nei batteri del filtro biologico oppure di quelli naturalmente presenti in vasca. Questo scompenso può favorire la crescita di altri batteri che in eccesso provocano a loro volta danni a pesci e invertebrati.
Non è facile capire quando ciò avviene perchè l’equilibrio biologico dell’acquario non è mai stabile anche se in grado di “autolivellarsi” ciò vuol dire che i batteri sono sempre in una continua competizione tra loro e anche se non ce ne accorgiamo e questa loro competizione prosegue fichè una particolare situazione (un eccessivo sbalzo di pH, temperatura, un eccesso nei nutrienti ecc.) rompe questo equilibrio.
red parrot colpito da batteriosi. evidenti sono la corrosione delle pinne e il gonfiore da Idropisia.
Le malattie più frequenti sono:
- Idropisia, cioè una batteriosi a carico degli organi dei pesci ed in particolare a carico della vescica natatoria provocado l’accumulo di liquido o gas. I sintomi della malattia sono inconfondibili difficoltà di nuoto ed un evidente anormale gonfiore del ventre.
- Corrosione delle pinne: primo sintomo di un’infezione batterica, spesso confuso con l’attacco di un coinquilino; a differenza di quest’ultimo le pinne risultano corrose uniformemente lungo i bordi con una colorazione spesso biancastra e/o rossa quando più estesa.
- Ulcere e necrosi: Queste malattie son ben più rare in un acquario ben stagionato ed oltre ad essere provocate anche da parassiti e non solo batteri, sono spesso l’estrema conseguenza di un’altra batteriosi preesistente.
Red Parrot, corrosione delle pinne:
Come ci si accorge di una batteriosi?
L’esperienza o un occhio attento e obbiettivo si accorge subito quando qualcosa non và nella propria vasca e i primi sintomi si possono facilmente dedurre da un pricipio di corrosione delle pinne (appunto!), da un diverso andamento della vasca, un’eccessiva proliferazione di alghe e viceversa e tutta una serie di altre motivazioni che hanno (a mio parere) come principale fattore di causa: la trascuratezza. La mancata costanza nei cambi è nella manutenzione del filtro è appunto un importante fattore che induce a batteriosi l’acquario: l’aumento di nutrienti è la mancata diluizione delle sotsanze di scarto sono dunque le principali cause di un futuro squilibrio biologico dell’acquario.
Nella realtà un principio di batteriosi nei pesci non è molto evidente poichè dalla comparsa dei primi sintomi è già trascorso il periodo di latenza dei batteri, quel periodo cioè dove i batteri si sono sviluppati in silenzio per poi manifestarsi. Non è un caso dunque che il detto “prevenire è meglio che curare” sia una particolare ragione in più per non trascurare la propria vasca.
Quali sono i rimedi?
Nella realtà acquaristica Italiana è difficile oggigiorno reperire dei “blandi” curativi che possono limitare i danni ai pesci perché banditi dal mercato. Si possono utilizzare però degli appositi antibiotici a largo spettro per curare queste infezioni ma bisogna tener conto che spesso l’uso di tali antibatterici non portano a nulla, sopratutto se la situazione è già precipitata irrimediabilmente. Quanto detto poc’anzi non vale se si utilizzano degli antibiotici specifici ma far degli esami specifici determinerebbe dei costi eccessivi e non è comunque detto che l’equilibrio dell’acquario non si comprometta dall’uso degli stessi antibiotici anche se specifici.
A questo punto non ci resta duque che sperare di riuscire a ristabilire il corretto equilibrio biologico anche con l’aiuto di una lampada UV, cambi d’acqua a diluire la carica batterica presente e buoni attivatori batterici. Utilissimo è il bagno in acqua salata dei pesci sani e l’isolare i pesci malati.
L’acquariofilo è anche su Facebook, Twitter e Google+.
Condividi l’articolo o iscriviti alle news del Blog attraverso i tuoi social network preferiti oppure registrati alla newsletter del Blog per non perdere le news e gli aggiornamenti sul mondo dell’acquariofilia!