30 minuti a settimana per un acquario perfetto!
La manutenzione dei nostri acquari è l’operazione fondamentale per tenere a bada le alghe ed evitare che sporco e altri residui si accumulino nel tempo minando alla salute generale di piante e pesci. E’ importante assicurarsi sempre di avere a disposizione gli strumenti necessari e le giuste conoscenze prima di iniziare le operazioni di pulizia del nostro acquario.
In questo articolo parleremo delle principali attrezzature che occorrono per avere un acquario perfetto:
- Accessori per la pulizia dei vetri per rimuovere le alghe all’interno del vetro, Leggi l’articolo dettagliato a questo link del sito;
- Tanica o secchio da 20 litri o più a seconda dei volumi da cambiare al vostro acquario;
- Materiale filtrante (spugne, pacchetti di carbone attivo, cartucce e così via), secondo necessità;
- Aspirarifiuti per ghiaia e tubo a sifone;
- Spazzole di varie misure per “grattare” via lo sporco dalle parti difficili;
- termometro;
- Asciugamani o Bobina di carta;
- Tappeto o altro materiale per ridurre gli schizzi sul pavimento (vostra moglie o la vostra compagna apprezzerà il gesto!);
- guanti di gomma (opzionali);
- Aceto, succo di limone soluzione di candeggina, acqua ossigenata o detergenti sicuri per i pesci,
1 – Pulire le pareti dell’acquario:
La prima operazione da farsi nella manutenzione del proprio acquario è quella e pulire l’interno dei vetri. Prima di fare ciò bisogna però ricordarsi sempre di spegnere la pompa del filtro per evitare di aspirare lo sporco al suo interno, in questo modo le alghe disperse in acqua potranno essere rimosse con il cambio d’acqua. La pulizia può essere fatta in vari modi (leggi l’articolo completo in questo sito). Usando uno scrubber magnetico, un raschietto oppure un semplice panno non abrasivo, per pulire l’interno del vetro ed eliminare le fastidiose alghe che si attaccano al vetro. Per le alghe particolarmente appiccicose bisogna intervenire manualmente anche con un semplice batuffolo di lana bianca (quella usata nei filtri) oppure con una spazzola a setole medio dure.
Tempo stimato: 5 minuti a settimana
2 – Pulire gli accessori:
Quando le pareti interne saranno pulite, sarebbe utile rimuovere le decorazioni artificiali (ove possibile) per pulirle dalle alghe e lo sporco accumulatosi. Non rimandate mai la pulizia degli arredi altrimenti sarà più difficile recuperare il tempo perduto. Se i detriti e le alghe persistenti potrete strofinarli con uno spazzolino con acqua e aceto oppure, utilizzando una soluzione di candeggina diluita, si possono immergere gli arredi per qualche minuto e spazzolarli successivamente. Attenzione! Puliti gli arredi bisogna poi sciacquarli bene con acqua corrente e posizionare gli arredi ad asciugare all’aria affinché i residui di cloro possano evaporare completamente.
Se occorre utilizzate i guanti e ricordatevi che non bisogna MAI UTILIZZARE INSIEME ACIDO ACETICO E IPOCLORITO! e non bisogna mai pulire gli arredi dell’acquario con detergenti o saponi non idonei.
Tempo stimato: 5 minuti a settimana
3 – Pulire e/o potare le piante:
Se si posseggono piante nel proprio acquario è necessario pensare costantemente a loro. Durante le operazioni di pulizia si può, ove possibile, spruzzare con una siringa qualche millilitro (max 15ml per 100litri al giorno) di acqua ossigenata (generalmente al 3%) sulle piante a foglia larga per cercare di eliminare le alghe adese, in alternativa rimuovere la foglia per evitare la contaminazione di altre.
E’ molto importante in questa operazione, conoscere le proprie piante. Ogni pianta ha difatti un proprio modo di crescere ed ha bisogno di una tipologia di potatura dedicata.
Tempo stimato: 3 minuti a settimana
4 – Pulire delle attrezzature
Usando con parsimonia l’aceto, imbevendo la lana bianca oppure uno straccio dedicato, si può pulire il bordo del vetro interno dove l’acqua lambisce la superficie. In questo modo si eviterà che il calcare si accumuli rovinando il vetro. Utilizzate dunque aceto, succo di limone (acido citrico) o detergenti idonei per pulire la parte superiore della vasca: i coperchi, le luci e i suoi riflettori, le parti del filtro e l’esterno del vetro.
Tempo stimato: 1 minuto a settimana
5 – Pulizia del filtro
La pulizia del filtro dell’acquario non è un’operazione che deve essere fatta settimanalmente. Non è utile infatti “rompere” l’equilibrio biologico creatosi al suo interno. A seconda del carico biologico è dunque necessario saper intervenire e pulirlo prima che la mancata manutenzione provochi problemi più o meno evidenti nel tempo. Avendo cura di utilizzare un secchio dedicato a tale operazione occorre prelevare un pochino d’acqua dall’acquario, immergere i materiali filtranti e sciacquarli in essa per poi successivamente riporli nel filtro sia esso che sia un filtro interno o esterno.
NOTA IMPORTANTE! Una al mese è importante controllare bene la pompa ed in particolare il foro dove é inserito il magnete della girante che deve essere ben pulito assieme alla scanalatura al suo interno e anche che l’asse della girante sia pulita.
FILTRO INTERNO
Il filtro interno è facile da manutenere; bisogna solo sostituire le spugne del filtraggio meccanico sciacquare all’occorrenza i materiali filtranti. ATTENZIONE! mai trascurare la pompa è importante di tanto in tanto smontare con attenzione la girante e ripulirla dallo sporco con uno spazzolino specie all’interno del vano magnetico che intasandosi di sporco surriscalda il magnete rovinando la pompa.
Questa operazione, spesso trascurata, permette di mantenere in ottimo stato la pompa per tantissimo tempo per fare ciò occorre meno di un minuto.
Tempo stimato: 3 minuti a settimana
FILTRO ESTERNO
La comodità del filtro esterno è quella di poter essere trasportato fuori ed è anche quella di permettere all’acquariofilo di poter “rimandare” la manutenzione nei periodi comodi! Lavorando in pressione, il filtro esterno, non soffre il problema di intasamento come nei filtri interni ma non ci si deve confortare di ciò perché l’accumulo di sporco spesso provoca veri e propri squilibri all’interno della vasca.
Portando via il tutto ci si può permettere di “sporcare” lontani dal pavimento casalingo e quindi approfondire la pulizia dello stesso.
Anche qui è importante non trascurare la girante della pompa che essendo poco immersa in acqua tende a surriscaldare il corpo magnetico a causa dello scarso ricambio d’acqua e perdere di efficienza quando troppo caldo.
Altro fatto increscioso è la pulizia delle tubazioni che nei filtri esterni, tendono ad accumulare sporco. La manutenzione delle tubazioni è quasi sempre trascurata! Eppure, se portati fuori, con un pò di aceto e una leggera scossa vi accorgerete che basta veramente poco a tenerli perfettamente puliti.
Tempo stimato: 15 minuti al mese
6 – Sifonare lo sporco
Negli acquari senza piante o negli angoli non piantumanti è importante pulire a fondo la ghiaia usando un sifone per aspirare i detriti. Questa operazione è estremamente importante dato che la mancanza di piante tende a far aumentare le fastidiose alghe nere “a pennello” che generalmente invadono gli arredi proprio quando vi è un eccessivo sviluppo dei fosfati. Occorre ricordarsi di aspirare l’intero spessore di ghiaia, poiché particelle di detriti più piccole possono depositarsi sul fondo ed accumularsi.
Se l’acquario è ricoperto dalle piante, si può comunque utilizzare un sifone a flusso regolabile per eliminare le particelle di sporco dalla superficie durante il cambio di acqua lambendone la superficie senza rovinare le foglie.
Tempo stimato: 2 minuti a settimana
7 – Il ricambio d’acqua
Per cambiare l’acqua utilizzare sempre un secchio ben pulito, saponi e residui di detersivi possono infatti essere pericolosi per la salute dei pesci.
Ma quanta acqua bisogna sostituire?
Generalmente si consiglia di non eccedere oltre il 20-30% del volume della vasca ciò vuol dire che per un acquario di 100 litri non è consigliato superare un cambio di oltre 30 litri, questo per evitare di cambiare di colpo le condizioni climatiche in vasca (temperatura, salinità, contenuto di oligoelementi). I pesci hanno bisogno di abituarsi ad un’acqua più pulita o più fredda ed è per questo motivo che si consiglia di cambiare poca acqua alla volta. Un cambio di 20 litri a 15°C non modifica di molto la temperatura di un acquario di 100 litri anche, un volume maggiore di cambio d’acqua invece potrebbe abbassare di colpo la temperatura di 2 o più gradi creando uno shock termico non di poco conto in vasca. Per evitare ciò si può comunque controllare con un termometro la temperatura dell’acqua pulita e dell’acquario per verificare che ciò non accada in alternativa, con pochi euro ci si può organizzare con uno strumento multiparametrico come un conduttimetro o un pH-metro per testare le differenze tra l’acqua in acquario e l’acqua del cambio. Ovviamente maggiore è il volume della vasca e minore sarà la variazione dei parametri; in una piccola vasca bisogna tener maggiormente conto di tali possibili variazioni.
In caso sia necessario un cambiò d’acqua più grande è comunque consigliato di effettuarli a più riprese es. mattina e sera oppure a distanza di 24 ore.
Tempo stimato 3 minuti a settimana
8 – Effettua i test dell’acqua
Oggigiorno con pochi euro si possono acquistare test validi per controllare il contenuto di nitrati, fosfati, il pH la conduttività dell’acqua e la durezza. Evitare fare i test può seriamente compromettere il microambiente creato. L’aumento di uno o più elementi può lentamente senza che vi sia, il più delle volte, la possibilità recuperare ciò che fino ad oggi abbiamo trascurato o abbiamo considerato superfluo. Tra questi ricordiamo:
- I nitrati alti non permettono di inserire nuovi pesci in vasca, favoriscono lo sviluppo di alghe ed intossicano il filtro.
- Gli Sbalzi di pH, soprattutto se si possiede un impianto a CO2 può stressare o essere letale per i pesci.
- I fosfati se non tenuti sotto controllo favoriscono lo sviluppo delle alghe nere a pennello; sappiamo bene che le piante e l’estetica dell’acquario va a farsi friggere in presenza di queste alghe.
- Tenere sempre sotto controllo la durezza ci permette di comprendere meglio come procede la crescita delle piante.
- Il semplice controllo della temperatura è utile ad evitare l’insorgere delle malattie durante le mezze stagioni dove giornate calde e fredde si alternano facendo sobbalzare le temperature in vasca creando stress ai nostri pesci.
Tempo stimato 1 minuto a settimana
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