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Un semplice impianto per caridina e neocaridina

PURTROPPO PROBLEMI DI ARCHIVIO HANNO COMPROMESSO LA VISUALIZZAZIONE DI ALCUNE FOTO – CI SCUSIAMO PER IL DISAGIO

Quando la passione per i gamberetti d’acquario diventa un tantino più complessa sorge la necessità di allestire uno piccolo impianto per allevare al meglio questi piccoli instancabili divoratori di alghe.

Tra regali e piccoli acquisti posseggo attualmente:

Realizzare un mini impianto per le caridina non è difficile, occorre solo acquistare una buona scaffalatura, alcune vasche di buona capacità, fondo e giusto filtro.

Esendo famiglie di elevata purezza ho preferito evitare che si ibridino tra loro e per questo motivo ho attrezzato la mia fishroom con un impiantino dedicato.

Acquari

Non fidatevi del fatto che le caridina sono piccole e non hanno bisogno di volumi elevati perché un adeguato spazio di crescita favorisce molto la riproduzione e lo sviluppo dei piccoli. Un volume minimo di 25 litri è idoneo per allevare qualche decina di gamberetti.

Altezza, larghezza è profondità non hanno importanza se si arreda la vasca con legni e piante. Per vasche meno arredate è utile dare più  superficie che volume visto che caridina e neocaridina prediligono girare e rovistare sul fondo.

Da evitare sono invece le batterie in serie dotate di singolo filtro biologico perché le neocaridina possono facilmente ibridarsi e perdere la purezza di colore.

Per il mio impiantino ho utlizzato vasche da 25 a 35 litri.

Il filtraggio

I filtri consigliati sono ovviamente quelli ad aria, non aspirano i piccoli nati e riescono a mantenere stabile l’equilibrio biologico in vasca. Per questi allevamenti si utilizzano anche sistemi sottosabbia decisamente molto efficienti dal punto di vista biologico ma alquanto difficili da gestire dopo molti mesi di utilizzo. I classici filtri a spugna sono comunque un ottimo compromesso dal punto di vista dell’efficienza e dell’economia.

Per costruire un buon impianto di filtraggio occorre dotarsi di un potente aeratore. È importante utilizzarne uno professionale, soprattutto se si utilizzeranno molti filtri.

Ottimi aeratori sono quelli utilizzati per i laghetti. Posseggo un Hailea V30 decisamente economico e silenzioso e senza dubbio adatto a lavorare per molte ore.

Aeratore e sistema di distribuzione multicanale dell’aria

Il sistema di distribuzione dell’aria accompagnato da rubinetti di regolazione per controllare il flusso nelle singole vaschette permette di alimentare tantissime vasche rendendo illimitate le possibilità di utilizzo di questa pompa.

Mi raccomando di posizionare l’aeratore più in alto delle vasche per evitare di dover inserire valvole di non ritorno e/o evitare il ritorno di acqua all’interno della pompa.

Rubinetto di regolazione in acciaio

Attualmente la pompa alimenta 6 acquari da 80 litri e 7 piccole vaschette.

Il fondo e l’acqua

In letteratura esistono molte informazioni sul fondo da utilizzare. Nelle mie vasche uso fondo allofano JBL, in alcuni casi ho utilizzato anche substrati d’acquario tipo fluorite o sabbia di quarzo.

Particolarmente importante è la chimica dell’acqua che deve essere meno dura possibile. Minore sarà la salinità dell’acqua maggiore sarà il beneficio per le caridina. Molte varietà, oggigiorno, si sono adatte a vivere in acque molto più dure di quanto si legga sul web, ciò non vuol dire che stiano bene!

È comunque consigliato l’uso di acqua proveniente da impiantino ad osmosi inversa o comunque acqua con bassi valori di durezza e salinità. L’acqua nella vostra provincia e/o nella vostra città può essere comunque idonea a tali allevamenti.

pH leggermente acido (6,0-6,5), aiutandosi anche con un pochino di torba, foglie di catappa o altro, conducibilità inferiore ai 400 microS e durezza bassa sono valori chimici ideali all’allevamento di quasi tutte le specie.

La temperatura dell’acqua nel mio impianto varia dai 18 ai 25°C tra inverno ed estate. Non ho mai osservato nessun problema o cambiamento vitale per i gamberetti allevati.

Illuminazione, alimentazione, arredi e piante

Ultilizzo una striscia led ed alcune plafoniere dalla potenza non elevata ma tale da permettere alle piante di crescere. L’illuminazione è comunque importante per la vita stessa delle caridina ma anche per la formazione di alghette sulla superficie degli arredi o delle piante. Un’ottima fonte di cibo facilmente disponibile.

Il solo cibo fornito dalle alghe non è sufficiente a mantenerle sane. L’integrazione alimentare varia e costante è molto importante. In commercio esistono molte varietà di cibo ma si possono anche alimentare con cibi fai da te: carote, zucchine, foglie d’ortica, spinaci e tanto altro ancora avendo l’accortezza di rimuoverlo facilmente per evitare di inquinare l’acqua.

Alcuni miei esemplari

Neocaridina heteropoda
Neocaridina davidi var. Red Sakura
Neocaridina davidi blue dream

Quest’ultimo acquario ha circa 11 anni, mi è stato regalato nel lontano 2015 da un mio amico acquistò questi splendidi esemplari nel 2009. La popolazione al suo interno è una purissima “red sakura”. L’acquario non è stato mai riallestito se non per alcune piante

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