Riproduzioni spontanee -Melanotaenia praecox e Corydoras aeneus
Con l’avvento del lockdown alcuni acquari familiari sono stati un tantino trascurati.
Acquari di grandi volumi e dall’equilibrio stabile difficilmente risentono dell’abbandono. Ciò non vale per le piante che talvolta possono deperire o avere una crescita incontrollata.
Una vera esplosione di crescita di Hygrophila polisperma e di Egeria densa (quest’ultima ha ragiunto i 2 metri di lunghezza!) e la ridottissima proliferazione algale a conferma del fatto che le piante a crescita rapida sono essenziali per la competizione sui nutrienti in eccesso e alla lotta contro di esse.
Diciamo che non vorremmo mai aspettarci di trovare il nostro acquario in queste condizioni ma non tutti i mali vengono per nuocere!
Chi ha approfittato della situazione sono state le Melanotaenia precox.
La fitta vegetazione e i nascondigli ha infatti permesso loro di deporre le uova senza rischi di predazione da parte dei coinquilini.
Purtroppo l’alimentazione di questi piccolissimi pesci è molto difficile. Non possedendo infusori o altro cibo di piccolissime dimensioni ho deciso di sperimentare l’alimentazione in natura lasciando i piccolini in un vascone di 500 litri maturo che doveva essere destinato ai medaka.
Subito dopo la manutenzione, fatta di una massiccia potatura e un cospicuo cambio d’acqua, ad essere stimolati alla riproduzione sono stati anche i Corydoras aeneus presenti in vasca.
In meno di 48 ore infatti i Corydoras hanno dato il meglio di loro deponendo uova dappertutto
Le uova sono state recuperate grattandole delicatamente via dal vetro attraverso una sottile tessera e trasferiti in una vaschetta.
Un modesto successo di schiusa e crescita dei Corydoras l’ho ottenuto nelle vasche di neocaridina. Le riproduzioni spontanee, soprattutto quelle massicce, spiazzano anche gli acquariofili più esperti. L’indisponibilità di vasche mi hanno costretto a lasciare le uova nella vaschetta delle neocaridina.
La paura che venissero mangiate è stata sconfitta dalla presenza, dopo pochi giorni, dei piccoli corydoras rovistare il fondo alla ricerca di cibo.
Questa seconda covata ho riprovato a lasciare le uova nella vasca delle neocaridina.
Per entrambe le specie non posso che sperare in una buona crescita che non mancherò di documentare.