Lo spopolare di domande e commenti su Facebook e social di acquariofilia sul pH-metro parkside di LIDL di recente vendita ha reso necessario dedicare alcune righe sulla gestione di questo importante strumento di misura per i nostri acquari.
Le modalità di calibrazione, di gestione e utilizzo di calibratori di pH di questo articolo possono comunque essere utili per altri strumenti simili
All’interno della confezione troviamo un manuale d’istruzioni multilingua, le bustine di sali da sciogliere per la calibrazione in particolare 3 coppie di bustine di sali: 2 x pH 4,01, 2 x pH 6,86 e 2 x pH 9,18 e lo strumento di misura con batteria inclusa all’interno della confezione stessa.
Tralasciando i particolari sui tasti e le funzioni di facile intuizione e ben descritte sul manuale, in questo articolo mi vorrei soffermare sulla gestione dei sali, delle soluzioni, ed infine della calibrazione.
Preparazione delle soluzioni
Una bustina per ogni punto di pH di calibrazione vanno sciolte in 250 ml di acqua distillata.
In un contenitore idoneo riempiremo con 200 ml di acqua distillata e ci verseremo i sali gli altri 50 ml saranno versati successivamente dopo aver risciacquato la bustina più volte con l’aiuto di una siringa.
Ogni bustina di sali, ben agitata per far scendere tutti i cristalli sul fondo prima del taglio, va versata nel contenitore e l’interno della bustina andrà lavata più volte. La soluzione finale dovrà essere ben agitata controllando bene che tutti i cristalli siano ben sciolti. Ci vorranno alcuni minuti di agitazione prima che le soluzioni siano pronte per l’utilizzo.
Dopo aver verificato che non siano presenti cristalli indisciolti sul fondo del contenitore è bene trasferire in un contenitore separato la quantità necessaria per calibrare il pH-metro. Consiglio vivamente di evitare di immergere direttamente lo strumento nel contenitore principale, eviteremo così di contaminare tutta la soluzione di calibrazione in caso di errori.
La soluzioni madre potranno essere più volte utilizzate se conservate ben chiuse, in luogo fresco e al riparo dalla luce. Le soluzioni così conservate non si degraderanno facilmente, le sue aliquote possono essere utilizzate per molti mesi.
Calibrazione
Per la calibrazione basta seguire le istruzioni del manuale. In particolare il pH-metro può essere calibrato con il riconoscimento automatico delle soluzioni semplicemente premendo il tasto in funzione CAL dopo aver immerso lo strumento nella soluzione da tarare.
La scritta CAL scomparirà quando la misurazione sarà vicino al valore di pH della soluzione da calibrare dopodiché il valore di calibrazione lampeggia per alcuni secondi finché la lettura non sarà stabile. La calibrazione terminerà con esito positivo quando comparirà la scritta END sul display. In caso di errore comparirà la parola ERR. e la calibrazione dovrà essere ripetuta o, nel caso di errori ripetuti si dovrà fare riferimento al manuale d’istruzioni per risolvere il problema.
Come per tutti i misuratori di pH si inizia sempre dal pH prossimo alla neutralità (7,00 ed in questo caso a 6.86) per poi proseguire con i valori esterni acido e basico o viceversa.
Durante il passaggio da una soluzione all’altra è sempre utile effettuare 2-3 risciaqui dell’elettrodo con acqua distillata avendo cura di eliminare i residui di liquido con qualche scossone.
Dopo la calibrazione dei tre punti è bene verificare che la calibrazione sia avvenuta con successo immergendo nelle stesse soluzioni il pH-metro in modalità misura.
pH calibrazione e temperatura dell’acqua
Il pH-metro, come da indicazioni del costruttore, compensa automaticamente il pH al valore di temperatura standard indicato nel retro delle bustine. Non occorre dunque calibrare alla stessa temperatura dell’acquario ma è comunque consigliabile, per migliorare la precisione dello strumento, calibrare ad una temperatura vicina alla temperatura dei nostri acquari. Questo fattore non è critico ai fini della precisione ma non avrebbe senso calibrare a 15°C e misurare il pH a 29°C!
Un’aliquota di calibrazione potrà essere lasciata in acquario per alcuni minuti per poi procedere alla misura con la soluzione ad una temperatura prossima a quella della nostra vasca.
Ai fini dell’utilizzo in acquario non è critico un errore di 0,1-0,2 unità di pH ma è sempre consigliato verificare periodicamente la calibrazione con le soluzioni tampone.