Allevare cibo vivo per i pesci
Le stagioni calde offrono molte possibilità di allevare o raccogliere alimenti vivi direttamente dal proprio balcone di casa. Un semplice secchio riempito coi cambi d’acqua del nostro acquario, esposto, a seconda della stagione, ad alcune ore di luce, può essere una abbondante fonte di cibo vivo.
Allevare cibo vivo all’aperto è molto semplice, redditizio e assolutamente salutare per i pesci. L’alimentazione secca dovrebbe essere sempre accompagnata dal vivo allevato spontaneamente o artificialmente come ad esempio allevamenti di: Dafnia, Hyalella, Moina ecc.
COME INIZIARE?
Preparare un recipiente di raccolta o allevamento è estremamente semplice occorrono solo delle vaschette o dei secchi di buona capacità (consiglio min. 20 litri) posti non necessariamente in una zona esposta al sole ad evitare che si riscaldi troppo l’acqua durante la giornata.
L’acqua può essere quella dei cambi o di rubinetto lasciata a sé per alcuni giorni ed ispezionata di tanto in tanto per verificarne la maturazione. L’utilizzo di più contenitori, posti magari in zone diverse della casa più o meno esposti alla luce possono aumentare la resa o migliorare l’andamento della coltura.
COLTURE SPONTANEE
Gli allevamenti di alimenti vivi spontanei sono generalmente larve rosse di Chironomus e larve zanzara. Entrambe le colture si auto producono spontaneamente poiché entrambe le specie compiono naturalmente il proprio primo ciclo vitale nel piccolo bacino d’acqua messo a disposizione. Le femmine infatti, depongono le uova sulla superficie dell’acqua che diverranno in pochi giorni le larve che noi tutti conosciamo fino a raggiungere lo stadio adulto e ripetere il ciclo.
È fondamentale che lo specchio d’acqua non sia esposto a venti o correnti d’aria. Il movimento della superficie può sfavorire le larve adulte a posarsi sulla superficie a deporre le uova. E’ difatti risaputo che nei laghetti o mini pond, il movimento in superficie evita l’infestazione di zanzare. Ecco il perché se ne giustifica l’utilizzo delle fontanelle.
Il ciclo vitale per entrambe le specie dura circa 15-25 giorni non è dunque difficile da gestire la cattura degli adulti e/o dei sub adulti per alimentare non solo i pesci ma anche i piccoli avannotti.
COLTURE DA STARTER
Lo stesso semplice metodo utilizzato per le colture spontanee può essere utilizzato con piccole attenzioni, per alcune colture di vivo note in campo acquariofilo come Dafnia magna, Moina spp., Hyalella azteca ecc. Colture che possono in poco tempo diventare delle colture massive per l’alimentazione dei pesci.
Per quanto riguarda Hyalella azteca è già stato scritto un articolo dedicato su questo sito. (Leggi qui)
A differenza delle colture spontanee nelle colture da starter occorre aiutare la coltura ad alimentarsi e per fare ciò occorre avere l’acqua abbastanza “matura” da poter accogliere gli starter. Occorre dunque aumentare il numero di contenitori e mantenere “vive” alcune colture algali senza animali in allevamento oppure alimentando di tanto in tanto con lievito o alghe unicellulari.
Utile è anche arricchire la coltura con aminoacidi o vitamine utili per i pesci: ottimo a tal proposito è Artemio fluid di JBL, da anni compagno di alimentazione di artemia, hyalella e Dafnia per i miei pesci e avannotti e per la facilità di utilizzo.
Non occorrono particolari attenzioni riguardo all’allevamento se non quella di mantenere la coltura pura onde evitare competizioni biologiche tra diverse colture che potrebbero prendere il sopravvento l’una sulle altre ma non vi preoccupate troppo di ciò, perché è molto più facile che le colture coabitino lo stesso contenitore. Unica attenzione è il controllo della temperatura durante le ore diurne ad evitare surriscaldamenti mortali, meglio se la luce diretta lambisce il contenitore solo durante le prime ore del mattino e non quelle del pomeriggio specie nelle giornate estive. Sopratutto per Dafnie, Moine e Chironomidi basta una sola ora di luce diretta ad uccidere l’intera coltura dunque fate attenzione! E’ comunque sempre consigliato tenere il contenitore all’ombra.
Non trascurate le colture per due motivi: il primo riguarda l’ovvia perdita della coltura; il secondo riguarda la probabile infestazione di zanzare. Questo metodo di allevamento è molto utile alla lotta biologica delle zanzare ma l’abbandono potrebbe in poco tempo divenire un vero flagello delle nostre notti insonni.
Ciò che abbiamo creato nel contenitore è un acquario a tutti gli effetti ciò vuol dire che i cambi d’acqua sono sempre necessari e più che utili a mantenere viva e prolifica la coltura.
Per quanto riguarda dafnia e moina la coltura può essere alimentata anche con lievito o qualche goccia di latte, ma è consigliato inserire un aeratore poiché entrambi possono ridurre l’ossigeno disciolto in acqua o rischiare batteriosi. Ciò non vuol dire che tale alimentazione non si possa fare ma va fatta di rado e con molta parsimonia.
RACCOLTA
La raccolta di vivo da somministrare ai pesci è molto semplice. Le larve di zanzara nuotano in superficie ma tendono a scendere sul fondo al primo allarme. E’ comunque semplice raccogliere le larve con un comune colino da cucina meglio ancora se si filtrano su appositi setacci per acquariofilia perché permettono di catturare le larve alle dimensioni volute.
A differenza delle larve di zanzara che sostano in superficie quelle di chironomus vanno raccolte sifonando il fondo, punto in cui compiono il loro ciclo vitale attorniate ai residui vegetali. Dopo un semplice risciacquo in acqua corrente possono essere somministrati ai pesci
Dafnia e moina possono anch’esse pescate filtrando l’acqua. L’uso di setacci a maglie più o meno strette che permette di raccogliere a proprio piacimento adulti o piccoli da utilizzare per nuove colture o da fornire a pesci e avannotti.
Davvero un ottimo strumento per la cernita del vivo per i nostri pesci è il set artemio 4 della JBL. Setacci che ne descriverò le potenzialità in un articolo dedicato. Questo set è veramente utile per somministrare il vivo sia agli avannotti che ai pesci adulti dunque utile per alimentare e “setacciare” le larve per dimensioni o necessità.
VALORI NUTRIZIONALI
L’utilità di somministrare il vivo piuttosto che il secco, è soprattutto dato dal fatto che, oltre a stimolare gli istinti predatori dei pesci e l’attività riproduttiva, non occorre “dosare con parsimonia” il cibo rispetto al secco. L’alimento vivo non essendo secco disidratato o liofilizzato aumenta le proprietà nutritive perché conserva naturalmente vitamine e amminoacidi subito disponibili ai pesci e favorisce un “boccone” sano e non concentrato come nel cibo secco.
VALORI SECCO/LIOFILIZZATO
- DAFNIA e MOINA – 45% di proteine, il 8% di grassi e il 20% di sostanze minerali,
- CHIRONOMUS – 60% di proteine, il 10.6% di grassi e il 24% di sostanze minerali,
- LARVE DI ZANZARA – 55% di proteine, il 7% di grassi e il 31% di sostanze minerali.
VALORI VIVO
- DAFNIA e MOINA – 5.5% di proteine, il 1% di grassi e il 1.5% di sostanze minerali,
- CHIRONOMUS – 7% di proteine, il 1.3% di grassi e il 2.5% di sostanze minerali,
- LARVE DI ZANZARA – 7% di proteine, il 0.8% di grassi e il 3.1% di sostanze minerali.