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Pesci

Neocaridina davidi

Le Neocaridina davidi sono gamberetti d’acqua dolce di 2-3cm circa molto diffusi in acquariofilia. appartengono alla famiglia delle Atydae, cugine delle famose Caridina multidentata (Amano shrimp) e delle conosciutissime Atyopsis moluccensis famosa per le sue caratteristiche zampe a ventaglio.

Da circa 15 anni la diffusione delle Neocaridina hanno subito una notevole impennata, nonostante il costo non proprio contenuto, (prezzo medio 10€ ) per un gamberetto di media selezione di poco più di 1cm di grandezza (taglia di vendita).

La sua facilità di gestione permette comunque di ottenerne molte dalle riproduzioni e quindi una bella popolazione che in breve tempo colorerà il nostro caridinaio.

Un piccolo aquascape realizzato nel 2018 per una piccola popolazione di varietà red sakura

In natura vivono nei corsi d’acqua delle zone sub-tropicali del Sud-est asiatico, in Taiwan, nella Cina meridionale, in Vietnam e in Korea. Non poche sono anche le segnalazioni nei corsi d’acqua del continente europeo e non solo. Proprio la sua diffusione non lascia dubbio sulla sua capacità di adattamento a vari range di pH, temperatura e qualità dell’acqua. In particolare le Neocaridina davidi possono vivere bene anche in acqua fredda e con una durezza da bassa a elevata ma temono l’inquinamento da metalli pesanti e ammoniaca, in particolare il rame risulta tossico per questi piccoli crostacei a causa dell’interferenza biologica sulla muta periodica alla quale sono soggette.

In acquario come in natura, la presenza di una buona ossigenazione e una folta vegetazione sono la formula giusta per ammirale mentre incessantemente brucano le alghette dalle foglie.

Sono animali onnivori anche se prediligono molto il vegetale ma non disdegnano il mangime in fiocchi che siamo solito dare ai pesci.

Solitamente sono facilmente adattabili a parametri chimici variabili, con un optimun di allevamento a 18-25°C, pH 6,5-7,5 durezza GH 5-15 e KH 3-8 parametri che possono essere “modellati” alle esigenze delle piante come ad esempio il pH prediligendolo leggermente acido con pigne d’ontano o foglie di catappa. Per l’allevamento si predilige dedicare vasche tutte per loro, evitando di introdurre pesci, anche piccoli, per scongiurare il pericolo che qualche piccola larva venga divorata diminuendone la popolazione.

40 litri dovrebbero essere sufficienti per una buona popolazione con fondo possibilmente allofano o in alternativa inerte ma non fertilizzato. Legni, rocce e arredi naturali sono sempre consigliati insieme a piante, vegetazione galleggiante e soprattutto muschi.

Il filtraggio consigliato per i caridinai è con filtri ad aria che scongiurano la possibilità che le larve siano aspirate nel vano di filtraggio dei filtri esterni o interni. Illuminazione non è importante se non per la coltivazione delle piante.

La colorazione naturale delle Neocaridina  davidi è trasparente con sfumature verdi e grigio. L’attenta selezione genetica ha permesso di ottenere splendide varietà colorate come quelle in foto sotto che abitano i miei caridinai.

La riproduzione delle Neocaridina davidi avviene di solito naturalmente. Le femmine più tonde e con l’evidente sacca di uova sotto l’addome, una volta che le uova sono fecondate dal maschio le trasporta dietro ai plepodi che le ossigenano di continuo fino alla schiusa.

Femmina di Neocaridina davidi. Da notare l’aspetto tondeggiante dell’addome
Maschi di Neocaridina davidi. Più snello e lineare
Femmina con sacca di uova nell’addome
Varieta selvatica si Neocaridina davidi

Le piccole larve di pochi millimetri nuoteranno liberamente per la vasca nutrendosi di alghe e altro materiale residuo che si trova in vasca. Lo stadio adulto verrà raggiunto in circa due mesi attraverso varie mute fino a raggiungere colorazione e morfologia giusta.

A seconda della colorazione e della pigmentazione la selezione di Neocaridina sarà denominata come varietà es. “red Sakura” o “blue rili” ecc. comprendere la genetica di questo piccolo gamberetto non è difficile ma la selezione di varietà pure è molto complessa e richiede molto tempo e molta attenzione.

varietà di denominazione e selezione delle Neocaridina (foto web)

Negli allevamenti domestici è sempre sconsigliato mescolare le varietà per poter avere la possibilità di ottenere una buona variante genetica capostipite di una generazione di neocaridina dalla colorazione perfetta e chissà un giorno una nuova varietà!

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