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Tecnica in acquario

Considerazioni utili per i neo acquariofili

Capita spesso di imbattersi nelle domande e nelle richieste di aiuto di neo-acquariofili desiderosi di allestire il loro primo acquario  e ci si ritrova poi a dover rispondere a tanti quesiti difficili da spiegare a chi non ha ancora praticità. Lo scopo di questo articolo è proprio quella di avvicinare l’appassionato a questo nuovo mondo in maniera semplice e con concetti che evitano di dare informazioni al momento superflue.

In acquariofilia entrano in gioco una miriade di materie scientifiche e non solo… Quella che per voi potrebbe sembrare un qualcosa di incomprensibile, all’interno di un acquario, diverrà una semplice e piacevole quotidianità ed una sfida alla conoscenza spaziando dalla chimica, alla fisica, alla biologia, ecc..

L’esperienza di allevamento dei pesci che vorreste avere nel vostro acquario sarà incoraggiata sicuramente da molti acquariofili che sapranno indirizzarvi sulla retta via! Leggendo gli articoli di questo o altri siti vi aiuterà ad approfondire le vostre conoscenze e curiosità.

LACQUARIO

Presumendo o meno che l’acquisto sia già stato effettuato! possiamo dire poche cose dell’acquario ma, a prescindere, è un ottimo acquisto qualsiasi esso sia; al giorno d’oggi non esiste infatti, un acquisto errato ma un cattivo o sbagliato modo di utilizzarlo.

In questo sito ci sono alcuni esempi dei miei acquari. Se pensate di aver acquistato un acquario troppo piccolo sappiate che potrà essere sempre utile per successivi usi o per nuovi allestimenti. Stesso discorso vale per qualsiasi accessorio acquistato.

Nelle foto sopra il modo scorretto di allestire una boccia ed un altro corretto senza pesci.

Dell’acquario in se, in questo momento, è utile solo sapere che va posizionato in un posto stabile (molto stabile!), ben livellato, che è consigliato posizionarci sotto un tappetino in gomma per ridurre le tensioni al vetro di fondo. Se è un acquario “completo” vanno invece seguite le indicazioni della casa costruttrice, di solito le vasche con la plancia vanno istallate senza tappetino. L’istallazione degli acquari deve essere sempre lontano dalle finestre e dalle fonti di calore inclusa la luce del sole diretta.

ACQUA e PARAMETRI CHIMICI

La prima domanda che tutti pongono dopo aver preso l’acquario è che acqua metterci o se va bene quella del rubinetto di casa, la risposta più semplice è:

SI e NO!

  • SI l’acqua di rubinetto a seconda degli acquedotti, può essere utilizzata ma con l’accorgimento dell’utilizzo di un buon biocondizionatore che aiuta ad acclimatare i pesci ed elimina i residui di cloro che è l’elemento chimico più pericoloso per loro. Spesso l’uso di biocondizionatore è molto trascurato da molti acquariofili per tanti motivi ma è consigliatissimo! come anche i “biostarter” o attivatori batterici.
  • NO Se il nostro desiderio di pesci non permette di dare un ambiente idoneo ai nostri pinnuti. Oggigiorno molte specie sono allevate, o meglio, si sono adattate a vivere con le nostre acque ma ciò non vuol dire che, disobbedendo a questa importante regola, possiate veramente apprezzare i pesci del vostro acquario. Con la pazienza, dei buoni libri e dopo un pizzico di esperienza saprete sicuramente dare il massimo confort ai vostri pesci.
Gli Altispinosus hanno bisogno di acqua quasi osmotica e pH leggermente acido

A seconda della quantità di acqua che occorre al vostro acquario potete optare per un impianto ad osmosi con o senza pompa booster i prezzi variano dai 70 ai 300 €. Diciamo che sotto i venti litri settimanali non ritengo necessario un impianto professionale con pompa booster ma occorre considerare anche che per produrre 10 litri occorre un bel po’ di tempo e lo spreco d’acqua è abbastanza elevato; con 5 litri di acqua di scarto si ottiene 1 litro di osmosi, il valore varia a seconda della pressione della rete idrica locale. L’impianto con pompa booster produce con 2 litri di scarto 1 litro di osmosi in 3 minuti circa. Questo perché lavora ad una pressione di esercizio maggiore,

Il mio impianto professionale con pompa booster

Sull’acqua da utilizzare per l’allevamento dei pesci ci si può scrivere e discutere per giorni.

Per ragioni pratiche di gestione diciamo che è consigliabile acqua osmotizzata o acqua da osmosi inversa , poi aggiunta di sali o tagliata con la stessa acqua di rubinetto quando i valori della rete idrica non sono idonei. A seconda delle caratteristiche degli acquedotti locali si possono raggiungere o meno questi valori che sono comunemente indicati con GH e KH: durezza totale e temporanea dell’acqua ma sono valori marginali rispetto al contenuto di Nitrati, Cloro, Silicati e Fosfati naturalmente presenti nelle acque potabili ma che alla lunga potrebbero dare problemi a lungo termine e soprattutto quando si è acquariofili inesperti.

I test Stick sono molto utili a monitorare velocemente lo stato chimico del nostro acquario

I test per l’acqua sono assolutamente consigliati. Monitorare i sali presenti in acquario permettono innanzitutto di monitorare un perfetto avvio della vasca ed anche durante la fase di mantenimento. Nitriti, Nitrati, Fosfati, Durezza (GH e KH) e pH si possono misurare con dei semplici “kit test” nei negozi di acquariofilia, molto semplici da utilizzare e di facile comprensione.

ACCESSORI UTILI

L’acquisto degli acquari potremmo dividerlo in due categorie principali: Gli acquari completi quelli cioè che hanno una dotazione completa di accessori e gli acquari che chiameremo fai da te quelli cioè dove la scelta degli accessori è personalizzabile. Per un neofita che ha poche conoscenze di questo hobby è comunque consigliabile un acquario completo ma con un minimo di informazione si può optare per una scelta più mirata della dotazione tecnica della vasca piccola o grande che sia.

I cosiddetti “acquari completi” sono composti di: termoriscaldatore, filtro (con o senza materiali filtranti) e luci. Spesso si trova anche un termometro e qualche prodotto per l’acqua (attivatore batterico e biocondizionatore)… perché acquistare altro?

Un classico acquario completo di filtro, termoriscaldatore e luci.

L’aeratore ha certamente la sua utilità ma è necessario? se non è presente nel kit un motivo ci sarà! Il sifone tecnologico o rudimentale può essere utile ma non necessario nella fase iniziale! Chi si avvicina a questo hobby dovrebbe solo imparare a svolgere le semplici operazioni di manutenzione come il cambio d’acqua, il monitoraggio dei parametri chimici e fisici e la pulizia di arredi e piante.

Non complicatevi la vita con l’acquisto in blocco di nuovi strumenti, sono talvolta inutili soprattutto nelle fasi iniziali di allestimento.

Tornando al “Kit di base” del nostro acquario, non possiamo escludere il termoriscaldatore le luci ed il filtro ed alcuni prodotti apparentemente inutili ma comodi per la gestione della vasca . Il termoriscaldatore serve a mantenere una temperatura idonea ai pesci allevati. No! non vi spaventate! il consumo elettrico è ridottissimo basti pensare che, se staccate la spina alla TV per un’ora (specie se state guardando Maria De Filippi!) avrete risparmiato più del vostro acquario in una intera giornata di funzionamento senza pensare agli effetti psicologici!

Il filtro biologico è quel sistema che permette di mantenere stabile e vitale l’acquario!

  • Nell’acquario completo. Il filtro è già dimensionato all’acquario.
  • Nell’acquario “fai da te” occorre studiare quale sia il più idoneo a seconda della tipologia di acquario da allestire.

A tal proposito facciamo alcune considerazioni in merito sulla tipologia di filtri: il principio di funzionamento è il medesimo per tutte le tipologie, una filtrazione meccanica ad opera di spugne più o meno fini o lana di perlon (lana bianca in materiale plastico molto simile ad ovatta) che serve ad eliminare le particelle in sospensione o i residui grossolani, successivamente, l’acqua all’interno del filtro entra nel processo biologico vero e proprio dove i materiali filtranti porosi e colonizzati dai batteri, “mangiano” le sostanze organiche riducendole a composti più semplici e non tossici per i pesci e per l’acquario. Nello stadio finale della filtrazione l’acqua viene impoverita di alcune sostanze organiche residue con carbone attivo oppure arricchita di sostanze utili come sostanze acide e tannini nel caso di utilizzo di torba. Nella sezione tecnica in acquario di questo sito si possono leggere alcune recensioni sui filtri biologici.

Nelle foto in basso alcuni esempi di filtri.

Ecco le principali tipologie di filtri di uso comune in acquariofilia:

  • Filtri ad aria: sono filtri alimentati da un aeratore non consigliati ad acquariofili alle prime armi e normalmente utilizzati per allevamenti e richiedono cambi d’acqua costanti
  • Filtri compatti: sono probabilmente i filtri che si trovano nella maggior parte dei piccoli acquari completi. Più o meno utili ma dimensionati alle esigenze della vasca acquistata. Questi filtri vanno gestiti secondo le indicazioni del costruttore. La fauna e la flora presente in vasca dovrà tenere conto di questo tipo di filtraggio. Per le vaschette fai da te è consigliabile ricorrere a filtri interni o esterni della tipologia dinnanzi descritta.
  • Filtri interni: sono dei box in plastica all’interno del quale si svolge tutto il processo meccanico, biologico e chimico. Sono economici, di contro hanno il problema estetico dato che è installato all’interno dell’acquario piccolo o grande che sia.
  • Filtri esterni: Hanno gli stessi principi di funzionamento di quelli interni con la differenza che il sistema di filtraggio è collegato all’esterno della vasca attraverso dei tubi. A differenza dei filtri interni, quello esterno è più costoso ma non occupa spazio e non rovina l’estetica dell’acquario.
  • Filtri a zainetto e a percolazione: Appoggiati ai vetri di vasche normalmente aperte con principi di funzionamento simili ai filtri succitati come per i filtri compatti vanno gestiti con molta attenzione! Anche se di facile utilizzo non li ritengo adatti ad acquariofili non esperti. L’acquario dotato di questo tipo di filtro ha bisogno di frequenti cambi d’acqua.

Sistema di Illuminazione

L’ultimo degli accessori ma non per importanza, è il sistema di illuminazione! Accessorio alla base della intero sistema acquatico-vegetativo. Normalmente gli acquari completi hanno una dotazione luminosa sufficiente a molte specie di piante ma per gli acquari fai da te, specie quelli aperti, con un pizzico di studio, ci si potrà sbizzarrire con impianti luminosi super mega fantastici MA RICORDATE SEMPRE di far attenzione alle esigenze vitali di pesci!

FONDO E ARREDI

A seconda se siete neofiti o avete qualche nozioni base sull’allestimento di un acquario, il fondo consigliato è sempre quello inerte. Sabbia fine possibilmente non molto chiara accompagnata da rocce e arredi naturali come rocce e legni adatti all’uso acquariofilo.

Le rocce a seconda dell’ambiente da allestire devono essere non calcaree per evitare sbalzi di pH e durezza. Per pesci rossi e ciclidi africani del lago Malawi o Tanganica si potranno utilizzare anche le calcaree.

Legni di Manila e o altri legni simili per acquariologia potranno essere utilizzati tranquillamente facendo attenzione che siano secchi e ben ancorati al fondo per evitare galleggiamenti.

A seconda del gusto personale esistono anche arredi in plastica o altro materiale “artificiale” che sarebbero a mio avviso da evitare. Tutti gli arredi naturali e non andrebbero almeno messi in acqua bollente per alcuni minuti essere sterilizzati prima di essere introdotti in acquario.

PIANTE e PESCI

Siamo giunti dunque alla fase in cui dobbiamo scegliere i pesci e le piante….ma qui ci dobbiamo fermare poiché l’articolo diverrebbe molto lungo…Quanto scritto sopra dovrà necessariamente prendere in considerazione proprio i pesci e le piante che andremo ad inserire nell’acquario. L’improvvisazione porterebbe solo alla morte o ad una vita “arrangiata” di questi splendidi esseri viventi.

MANUTENZIONE

La manutenzione sarà quella cosa che all’inizio vi sembrerà la cosa più difficile da fare; ben presto vi accorgerete che sarà il momento che più vi sarà gradito. Rilassarsi alcuni minuti davanti al proprio acquario è ciò che gli acquariofili incalliti amano di più.

La manutenzione sarà molto semplice se costante. Poco meno di 30 minuti a settimana ed il vostro acquario, piccolo o grande che sia, e sarà perfetto!

Come avrete potuto leggere ed approfondire da questo sito avrete imparato che l’acquariofilia non significa avere dei pesci in un contenitore di vetro.

Qui di seguito una utile lista dei prodotti Amazon che di solito acquisto. Resto a disposizione per qualsiasi consiglio o dubbio

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