Rubricatochromis exsul e considerazioni sugli acquari biotopo
Posseggo da alcuni mesi dei Rubricatochromis exsul classificati fino al 2022 come Hemichromis exsul in gergo chiamati “ciclidi gioiello” come tutto il genere Hemichromis.

Exsul stranamente molto timidi sin da piccoli, sembravano essere quei pesci di gruppo che hai in acquario senza tante soddisfazioni eppure i ciclidi “gioiello”, non possono essere pesci di secondo ordine! Con un minimo di ricerca web i pesci come Rubricatochromis o Hemichromis si può facilmente comprendere quanto siano vivaci e molto aggressivi verso altre specie e come siano pesci che meritano di essere allevati almeno una volta nella vita di un acquariofilo!
Ho allevato e riprodotto diverse volte questo genere di pesci, Rubricatochromis lifalili, Rubricatochromis bimaculatus e dopo alcuni anni Rubricatochromis exsul; proprio per questo, il desiderio del loro ritorno può considerarsi un doveroso ex amore compresi alcuni errori commessi in passato.


Acquistati da veri appassionati che li riproducono facilmente e per la difficoltà di distribuzione sono venduti solo ad amici e soprattutto ad altri appassionati. Difficilmente giungono in acquari di comunità perché, piccoli compresi, sono particolarmente aggressivi anche con grossi pesci.
Le informazioni di aggressività sul web, specie nelle stagioni riproduttive, sono molto veritiere, diverso è, come possono essere allevati da come dovrebbero essere allevati.
Le conoscenze acquisite negli anni e nelle specie che ho ospitato e riprodotto con successo e sulla buona gestione cono quelle di fornire loro molti nascondigli, sabbia, rocce, piante e legni in modo generico ma ciò non basta, i nascondigli che si creano in acquario devono essere sistemati in un certo modo per alcune specie non basta infatti fornire nascondigli ma disporli in un determinato modo: un esempio sono i gusci di cocco per più coppie di Pelvicachromis nella stessa vasca o il “fai da te” dei ciclidi conchigliofili. Confesso che precedenti esperienze non hanno dato buoni esiti a lungo termine, i pesci con il passare del tempo si stressano e spesso lottano (anche la stessa coppia) e si rischia dopo alcuni mesi di perdere e apprezzare proprio il bello della vita quotidiana dell’acquario riducendo le aspettative di vita delle specie che alleviamo.
La tecnologia e la diffusione della cultura acquariofila permette di scovare ancora più dettagli sull’ambiente in cui vivono, facendo notare che un acquario “classico” non è ideale per loro. Sin da piccoli vivono all’interno delle rocce in aree sabbiose miste sassi con vegetazione che a seconda delle stagioni è scarsa o assente, nascosti da grosse specie come Tilapia, Haplochromis sp. e Leptocypris niloticus e in lotta con il territorio contro altre specie talvolta invasive!
Una convivenza con grosse specie non facile ma che li ha adattati si da piccoli a far gruppo e difendersi e da adulti a cavarsela molto bene anche se minacciati da specie decisamente grandi.
Da alcuni video esempio si possono fare alcune considerazioni generali sui biotopi naturali. Nel video sopra, un esempio di ambienti sommersi africani; siamo vicini alla Rift valley dove, i grandi laghi Malawi e Tanganika, ci danno l’idea sull’ambiente, i pesci e i splendidi esempi di evoluzione e adattamento.
Non da meno sono gli ambienti fluviali e quelli dei laghi minori, quando (come potrete notare nel video) non sono colpiti dall’antropizzazione o dall’introduzione di specie aliene.
Al minuto sei, un ambiente d’acqua profonda del lago Turkana in Kenia: un lago intorno ad un vulcano inattivo molto suggestivo ma altrettanto interessante perché esempio di ambiente naturale per i Rubricatochromis exsul anche detti ciclidi gioiello del Turkana (Turkana jewel cichlid)
Nel secondo video esempio, un altro biotopo che dal punto di vista domestico non è certamente l’acquario che vorremmo in casa! Mostra un ambiente pieno di alghe e residui vegetali amato solo da alcuni cultori di questo genere e comunque acquari non di bella presenza in ambiente domestico, video sugli ambienti naturali possono spesso dare delle indicazioni molto utili per allevare una specie in modo da evitare di allestire un layout sbagliato o che renda poco apprezzabile la specie.
E’ facile anche fare alcune considerazioni sugli ambienti naturali, spesso filmati durante le stagioni secche con la difficoltà di non rendere, talvolta, di facile comprensione la vera situazione globale del luogo; un lago minore o un fiume interessato per mesi da piogge si ritroverà a essere torbido con un ambiente privo di luce ma, allo stesso tempo, privo di alghe e con piante che a breve ricresceranno nella loro forma migliore e a pieni colori.
Un semplice studio sulla “costruzione del biotopo” è comunque influenzato non solo dall’ambiente reale ma dalla difficoltà principale di un vero ambiente naturale: la stagionalità del luogo. Ciò che si verifica di contorno a questo grande aspetto: le variazioni dei parametri chimico-fisici e dei vari fattori ambientali tra cui la flora e la fauna che abitano quel determinato ambiente tutto l’anno incide tantissimo su quello che è un vero ambiente e le stagionalità che i nostri pesci vivono.
Queste ed altre considerazioni, amplificano ancor di più le difficoltà di costruzione di un vero biotopo in acquario soprattutto quando si ha a che fare con pesci di particolari nicchie ecologiche (es. Killifish) e o ambienti dove l’interazione tra le specie sono essenziali per la loro vita.
Rubricatochromis exsul
Ri-allevare una specie e rivalutare l’ambiente di allevamento permettere di trovare le condizioni ideali per i pesci di naturalizzarsi nell’ambiente ricreato nelle migliori condizioni possibili ma ciò non significa che abbiamo ricreato l’acquario perfetto. In assoluto e viste le considerazioni all’inizio di questo post, nessun acquario biotopo lo è, nonostante ciò possiamo avvicinarci alle condizioni ideali di allevamento quando gli stessi prosperano nel tempo, si riproducono e come nel caso dei ciclidi, allevano i propri piccoli nelle condizioni migliori possibili ma non solo… Durante i vari cicli stagionali i pesci cambiano il proprio comportamento, l’ambiente “biotopo” o l’ambiente ideale di vita di una specie non è esclusiva del solo ciclo di riproduzione. Per i Channa che ad esempio vanno in bruma è essenziale non solo l'”ambiente riproduttivo” ma soprattutto il fattore stagionale stesso dicasi per un qualsiasi altro pesce come le koi o i killifish dove la stagionalità è un fattore importante è determinante nella totalità del ciclo vitale della specie.
Non è insolito infatti che esploratori ed esperti durante i convegni (es. Convegni AIC in Italia) rivalutino totalmente le conoscenze acquariofile di una specie osservando il cambiamenti di abitudini stagionali nei loro ambienti naturali. Pesci che cambiano la loro dieta, che migrano o cambiano le proprie abitudini.
Una migliore valutazione per l’allevamento di Rubricatochromis exsul “timidi” insegna molto sull’importanza di studiare bene e costantemente tutte le info sulla specie allevata in acquario qualsiasi essa sia ed è altrettanto importante non banalizzare il fatto che il benessere di una specie sia raggiunto quando la specie arriva a riprodursi in acquario ma quando questa raggiunge l’equilibrio nel tempo.

L’ACQUARIO
- Dimensioni 80 x 30 x 35 cm da 80 litri
- Iluminazione con barra led da 7w
- Filtraggio con filtro ad aria da impianto centralizzato
- Arredi ciottoli di rocce calcaree e piccole radici in legno
- Fondo sabbia fine Amtra
Parametri Chimico-Fisici
- pH 7.8
- Conducibilità 250 µS/cm
- GH 7
- KH 4
- NO3 35mg/L
- NO2 assentì
- Temperatura 17 – 25°C
Cambi d’acqua settimanale del 20%
Piante: Vallisneria Gigantea, Egeria densa, Proserpinaca palustris quest’ultima non appartenente al biotopo.